Transizione energetica: ostacoli strutturali in Italia
Secondo le raccomandazioni del Consiglio Ue per il Semestre Europeo 2025, l’Italia resta indietro nella decarbonizzazione nonostante il grande potenziale nel solare ed eolico. Il sistema energetico soffre per ritardi nell’elettrificazione e nella diffusione delle energie rinnovabili.
Autorizzazioni lente e investimenti insufficienti
Le principali criticità sono legate alla complessità e frammentazione delle procedure autorizzative, che bloccano lo sviluppo di nuovi impianti e scoraggiano gli investitori. Sebbene il PNRR abbia iniziato a intervenire, la Commissione europea chiede ulteriore semplificazione normativa e maggiori investimenti.
Rete elettrica e interconnessioni da modernizzare
La Commissione sottolinea l’urgenza di potenziare la rete elettrica nazionale, puntando su stoccaggio, sistemi di misurazione intelligenti e meccanismi di risposta alla domanda. Le interconnessioni transfrontaliere sono ancora insufficienti e ostacolano l’equilibrio regionale dei prezzi.
Imposte non incentivanti e squilibri nei prezzi
Le tasse sull’energia in Italia non sono pensate per favorire l’adozione di tecnologie pulite. Inoltre, il divario tra i prezzi di elettricità e gas è tra i più alti in Europa, rendendo meno conveniente la transizione per famiglie e imprese.
Le raccomandazioni europee per l’Italia
Tra le priorità indicate dal Consiglio Ue:
- Accelerare l’elettrificazione e la diffusione delle rinnovabili
- Rivedere il sistema fiscale per renderlo più sostenibile
- Investire in rete elettrica, flessibilità del sistema e resilienza climatica
- Rafforzare la gestione sostenibile di acqua e rifiuti







