Un anno da record negativo
Il 2024 è stato ufficialmente l’anno più caldo mai registrato a livello globale. Per la prima volta, la temperatura media mondiale ha superato di 1,5°C i livelli preindustriali, secondo i dati del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus. E il 2025 si sta già rivelando sulla stessa rotta.
L’impronta dell’uomo: killer silenzioso?
Uno studio dell’Imperial College di Londra ha evidenziato come il cambiamento climatico causato dall’uomo abbia intensificato l’ultima ondata di calore in Europa, contribuendo a circa 1.500 decessi per calore. Le città più colpite? Milano (317 morti), Roma (164) e Sassari (6). Gli scienziati lo definiscono un “killer silenzioso”, invisibile ma letale.
Dati in salita: caldo e umidità da allarme rosso
Ogni mese del 2024 ha superato le temperature dello stesso mese del 2023. Il biennio 2023-2024 ha così registrato una media globale oltre la soglia di 1,5°C. In Europa, primavera ed estate sono state le più calde mai registrate, con un aumento di circa 1,5°C rispetto alla media stagionale 1991-2020. A peggiorare la situazione, umidità elevata e stress da caldo in tutto l’emisfero nord.
Il Mediterraneo si scalda più in fretta
I mari italiani, secondo ISPRA, non sono da meno: il 2024 ha segnato la temperatura superficiale marina più alta dal 1982, con un’anomalia di +1,24°C. Il Mar Mediterraneo, dicono i dati dell’IPCC, si sta riscaldando più velocemente della media globale, minacciando l’ecosistema e la pesca tradizionale.
Anche l’Italia boccheggia
L’Italia ha vissuto un 2024 eccezionalmente caldo, con una temperatura media di +1,33°C sopra la norma. A febbraio è stato registrato uno scarto di oltre 3°C rispetto alla media. Le notti torride hanno toccato livelli record, così come le temperature minime giornaliere.
Roma, capitale infuocata
Nella Capitale, la temperatura media giornaliera è stata di 19,7°C, ben 2,5 gradi sopra la media 1991-2020. Sono state 36 le notti torride, con minime sopra i 25°C, e 53 le giornate di disagio termico estremo, con una temperatura percepita superiore ai 45°C.
Piogge irregolari e alluvioni
Il 2024 è stato segnato da piogge molto disomogenee: abbondanti al Nord, scarse al Centro-Sud. La Sicilia è passata da una severità idrica media a una severità alta già da febbraio. Fra gli eventi estremi più gravi: le alluvioni in Valle d’Aosta, Piemonte ed Emilia Romagna.
Cosa aspettarci dal 2025?
Se il 2024 non è stato un’eccezione, il 2025 non promette meglio. Le temperature continuano a salire, e con esse i rischi per la salute e l’ambiente. Gli scienziati avvertono: solo l’abbandono dei combustibili fossili e il raggiungimento di emissioni nette zero potrà evitare che le vittime del caldo aumentino anno dopo anno.







