La giornata mondiale e il richiamo delle Nazioni Unite
Il 7 settembre si celebra la Giornata Internazionale dell’Aria Pulita per un Cielo Blu, istituita dall’ONU per sensibilizzare governi, cittadini e imprese sul diritto fondamentale a respirare aria sana. Il tema 2025, “Racing for Air”, richiama l’urgenza di accelerare le azioni contro un nemico invisibile ma letale: l’inquinamento atmosferico.
Italia in emergenza: il rapporto “Ma l’aria di città”
Secondo il report 2025 di Legambiente, nel 2024 25 città italiane su 98 hanno superato i limiti di legge per le polveri sottili. Frosinone, Milano e Verona guidano la classifica nera. Se già oggi venissero applicati i nuovi limiti UE del 2030, 70 capoluoghi risulterebbero fuorilegge. La Pianura Padana è l’area più colpita, ma il problema riguarda l’intera penisola.
Smog e salute: un bollettino di guerra silenzioso
L’Italia detiene il primato europeo per morti premature da inquinamento atmosferico. PM2.5, biossido di azoto e ozono penetrano nel nostro organismo causando asma, bronchiti, tumori, infarti, ictus e danni allo sviluppo infantile. L’ISDE ricorda che non esistono soglie di sicurezza: ogni esposizione è rischiosa.
Le risposte: dal piano nazionale alle città verdi
Il governo ha varato un Piano Nazionale per la Qualità dell’Aria da 2,4 miliardi di euro, con interventi su agricoltura, mobilità sostenibile ed efficienza energetica. Anche le città stanno sperimentando soluzioni concrete: i bonus mobilità favoriscono l’acquisto di biciclette e l’uso dei mezzi pubblici, mentre progetti come Bike to Work premiano chi sceglie le due ruote per gli spostamenti quotidiani. A Bologna è partita la sperimentazione di autobus a idrogeno, mentre a Roma è in cantiere la grande pista ciclabile Ostia-Colosseo. Parallelamente si diffondono i progetti di forestazione urbana: a Milano l’iniziativa Forestami punta a piantare tre milioni di alberi entro il 2030, mentre a Parma il KilometroVerde trasforma le aree industriali in corridoi verdi.
Il ruolo dei cittadini: ognuno può fare la differenza
La sfida non riguarda solo istituzioni e imprese. Anche i cittadini possono dare un contributo concreto scegliendo di spostarsi più spesso con i mezzi pubblici, in bicicletta o a piedi, riducendo gli sprechi e preferendo prodotti locali, oppure migliorando l’efficienza energetica delle proprie abitazioni attraverso una manutenzione più attenta e soluzioni a minor impatto ambientale.
Un impegno collettivo per il futuro
La “corsa per l’aria” è una maratona che richiede responsabilità collettiva e costanza. Agire ora significa tutelare la nostra salute e garantire alle nuove generazioni un diritto fondamentale: respirare aria pulita sotto un cielo blu.







