La casa, il sogno sempre più difficile da raggiungere

L’accesso alla casa resta una sfida per i giovani italiani. Nonostante il calo dei tassi di interesse sui mutui e le agevolazioni statali, il divario tra prezzi degli immobili e redditi resta ampio, trasformando il diritto alla casa in un privilegio sostenuto soprattutto dai familiari.

Il peso del sostegno famigliare

Secondo il Cisf – Centro internazionale studi famiglia, oltre il 50% degli acquirenti di case riceve un aiuto economico dai genitori o da altri familiari. Nella fascia under 35, la percentuale sale oltre il 70%. Gli aiuti variano: donazioni dirette (circa metà dei casi), anticipi sull’eredità (21,3%) o prestiti (19,3%). Per molti giovani, dunque, la possibilità di acquistare una casa resta fortemente legata al sostegno familiare.

Prezzi alle stelle, redditi stagnanti

I dati dell’Omi – l’Osservatorio del Mercato immobiliare – evidenziano una forbice crescente tra domanda e offerta di abitazioni accessibili. In città come Milano o Roma, il prezzo medio di un appartamento modesto supera i 4.000 euro al metro quadro, mentre il reddito annuo medio di un giovane lavoratore si attesta tra 20 e 25.000 euro, con punte più basse nel Sud Italia. La conseguenza è evidente: secondo l’Istat, il 40% dei giovani tra i 25 e i 34 anni vive ancora in famiglia, spinto da motivazioni economiche oltre che culturali.

Mutui più convenienti, ma non abbastanza

Il calo dei tassi di interesse, favorito dall’allentamento del costo del denaro da parte della Bce, ha reso più conveniente il mutuo variabile rispetto a quello fisso. A luglio 2025, in Italia, il tasso medio era del 3,19%, leggermente sotto la media europea. Tuttavia, stipendi bassi e contratti a termine diffusi spingono le banche a richiedere maggiori garanzie, rendendo l’accesso al credito più difficile per i giovani.

Agevolazioni e strumenti di sostegno

Esistono misure dedicate, come l’agevolazione per la prima casa under 36 (Isee fino a 40.000 euro), che prevede l’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale. Il Fondo di garanzia per i mutui prima casa, prorogato fino al 2027, rappresenta un ulteriore supporto. Tuttavia, rimane la domanda: quanto potranno questi strumenti bilanciare l’aumento costante dei prezzi e i redditi stagnanti?