Un piano c’è, ma manca l’unità
Il Financial Stability Board (FSB), organismo di controllo del G20, ha presentato un nuovo piano per affrontare i rischi climatici nel sistema finanziario. Tuttavia, il percorso politico si è arenato a causa delle divisioni interne, in particolare per il disimpegno degli Stati Uniti.
Washington si sfila dai tavoli sul clima
Gli USA si sono ritirati da diversi gruppi di lavoro che analizzano l’impatto di eventi climatici estremi — come inondazioni e incendi — sulla stabilità finanziaria globale. Una mossa che ha indebolito gli sforzi per costruire una risposta condivisa.
Avanti sul coordinamento, stop alla politica
La roadmap aggiornata dell’FSB prevede un maggiore coordinamento internazionale e più condivisione dei dati climatici tra autorità finanziarie. Tuttavia, alcuni membri del board, tra cui governatori e ministri, ritengono che il lavoro svolto sia già sufficiente e chiedono una pausa.
Futuro incerto per l’agenda climatica del G20
Il FSB ha lasciato intendere che eventuali nuovi progetti sul clima verranno valutati caso per caso. La roadmap aggiornata è stata presentata alla riunione dei ministri delle Finanze del G20 in Sudafrica, ma il sostegno politico resta fragile.







