Una rivoluzione silenziosa: le stablecoin americane

Negli ultimi mesi, gli Stati Uniti hanno accelerato sul fronte delle stablecoin private, con iniziative legislative come il Genius Act, promosso dall’entourage di Donald Trump. Questo atto apre le porte a una moneta privata ancorata al dollaro, ma al di fuori del controllo pubblico. Secondo Corrado Passera, fondatore di illimity ed ex CEO di Intesa Sanpaolo, questa strada comporta rischi enormi per l’equilibrio finanziario globale. «Le stablecoin USA aumenteranno l’instabilità e la perdita di sovranità monetaria per l’Europa», afferma.

Il pericolo del dollaro digitale privato

Passera spiega che le criptovalute americane potrebbero distruggere il ruolo delle banche centrali e portare a un sistema dove il denaro non è più controllato democraticamente. «Con una stablecoin privata – spiega – si rischia di consegnare il controllo dei pagamenti globali a pochi soggetti privati, senza trasparenza e senza garanzie». Non è solo un problema economico: è anche una questione di sovranità. Se l’economia globale si sposta sulle stablecoin in dollari, l’egemonia statunitense aumenterà, e l’Europa rischia di rimanere tagliata fuori.

Perché il free banking non è la soluzione

Molti vedono nelle criptovalute la promessa di transazioni più semplici, veloci e libere. Ma Passera avverte: «Non basta dire che i pagamenti saranno più facili o economici. Il vero problema è l’assenza di controlli. Se si vuole usare la blockchain, servono reti chiuse e controllate, non anarchia tecnologica». Il rischio, aggiunge, è che dietro la promessa di “libertà finanziaria” si nascondano strumenti di speculazione, instabilità e bolla monetaria.

L’Europa non può restare indietro: serve l’euro digitale

Di fronte a questa avanzata americana, Passera è chiaro: l’Europa deve accelerare sull’euro digitale. Solo una moneta pubblica digitale può offrire sicurezza, controllo e innovazione, mantenendo la fiducia dei cittadini. «È l’unico strumento che può garantire trasparenza e sovranità – sostiene –. Non possiamo lasciare agli Stati Uniti e alla Cina il monopolio sui pagamenti internazionali». L’euro digitale è quindi una risposta strategica, non solo tecnologica.

Il rischio di una nuova FTX è reale

Infine, Passera lancia un ultimo avvertimento: «Se legittimiamo le stablecoin senza regole, ci ritroveremo con nuovi casi FTX, con piccoli risparmiatori travolti. E nessuno potrà dire: “Non lo avevamo previsto”».

Euro digitale ora, prima che sia troppo tardi

Secondo Corrado Passera, il tempo delle analisi è finito: l’Europa deve agire ora, puntando sull’euro digitale come strumento di resilienza finanziaria e indipendenza geopolitica. Il rischio non è solo tecnologico: è politico, economico e sociale. «Non possiamo lasciare a Stati Uniti e Cina il controllo dei pagamenti internazionali», questa la conclusione.