Dalla frenata al rilancio: il secondo trimestre segna la svolta del green
Dopo un avvio debole a inizio anno, gli investimenti sostenibili (SI) hanno registrato una forte ripresa nel secondo trimestre del 2025. A trainare il rimbalzo sono stati i settori della tecnologia e dell’economia verde, spinti dall’aumento degli investimenti in energie rinnovabili ed efficienza energetica. Un segnale che conferma come la finanza sostenibile, anche in un contesto di volatilità globale, non solo resista ma diventi sempre più centrale nelle strategie di lungo periodo.
Tecnologia e rinnovabili guidano il recupero
Nel Q2 2025 gli indici SI hanno mostrato una netta ripresa. La tecnologia, dopo mesi difficili, è cresciuta del +23%, mentre il comparto energetico ha perso -1,5% per via del calo dei prezzi del petrolio. Il settore delle energie rinnovabili ha beneficiato di un forte slancio, sostenuto dalla spinta globale verso la transizione ecologica. Positivi anche i segnali dal mercato dei Green Bond, con buone performance e un aumento delle emissioni, in particolare dall’Europa. Il comparto delle infrastrutture sostenibili ha registrato una ripartenza grazie al rilancio del settore ferroviario.
Strategie SI sempre più diversificate
Il report trimestrale di FTSE Russell sottolinea la varietà crescente degli approcci alla finanza sostenibile. Alcuni indici puntano sull’esclusione dei combustibili fossili (Global Choice), altri premiano le aziende con migliori punteggi ESG (FTSE4Good), mentre gli indici Environmental Opportunities selezionano imprese con forte orientamento green. Alcune strategie più avanzate, come i Paris Aligned Benchmark o TPI Climate Transition, combinano criteri ESG con obiettivi climatici e di governance.
Europa in testa, fiducia sui mercati dopo i dazi
L’Europa si conferma leader nella performance degli investimenti SI. Dopo un momento di tensione legato ai dazi imposti dagli USA, poi sospesi, i mercati hanno ritrovato fiducia. La tecnologia ha dominato, seguita da industria, beni di consumo e finanza, mentre sanità ed energia sono rimaste indietro. Sul piano macroeconomico, il FMI prevede una frenata negli USA e una ripresa nei mercati sviluppati dal 2026. L’inflazione scende sotto il 2% nella maggior parte dei Paesi, ma resta alta negli USA, rendendo più complessa la politica monetaria della Fed.
Transizione energetica in accelerazione: investimenti record
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), nel 2025 gli investimenti globali in energia pulita raggiungeranno i 2.200 miliardi di dollari, il doppio di quelli previsti per i combustibili fossili. Il solare sarà in testa con 450 miliardi di dollari, seguito da stoccaggio e reti elettriche, anche in risposta a blackout come quello che ha colpito la Penisola iberica. La mobilità elettrica continua a espandersi: nel 2024 sono stati venduti 17 milioni di veicoli elettrici, pari al 20% del mercato globale. La Cina guida (50%), seguita da Europa (20%) e USA (10%). Cresce anche l’interesse per le soluzioni di adattamento climatico, con un mercato stimato a 1 trilione di dollari e una crescita media annua del 21%.
Green Bond: crescita costante e interesse stabile
Il secondo trimestre ha confermato la crescita delle obbligazioni verdi: le emissioni sono salite e il loro peso rispetto al totale ha superato la media degli ultimi cinque anni. Le Green Corp (aziendali) hanno performato meglio grazie alla solidità del settore bancario, mentre le Green Sov (sovrane) hanno beneficiato del calo dei rendimenti in Europa e UK. Il mercato europeo continua a dominare le emissioni, mentre negli USA l’offerta di bond sovrani verdi resta limitata. Le Green Corp offrono rendimenti più alti, ma anche un rischio maggiore, essendo spesso classificate BBB.
Global Choice: meno emissioni, risultati solidi
Gli indici Global Choice hanno sovraperformato la media globale, in particolare in Stati Uniti e mercati emergenti, grazie a una strategia focalizzata su tecnologia e finanza, e meno esposta a energia e utility. Tuttavia, in Europa e Asia-Pacifico, la sovraesposizione alla sanità ha ridotto le performance. Oltre al rendimento, questi indici si distinguono per una minore intensità carbonica, rendendoli strumenti ideali per chi cerca un equilibrio tra ritorni finanziari e impatto ambientale contenuto.
La finanza sostenibile diventa strategica
Il secondo trimestre 2025 conferma la resilienza e il dinamismo della finanza sostenibile. Tecnologia, energie pulite, green bond e soluzioni di adattamento si impongono come pilastri della nuova economia. Gli investitori, sempre più attenti a impatti sociali e ambientali, spingono il mercato verso un futuro più verde e responsabile.







