La sostenibilità come leva strategica per le assicurazioni
Non solo adempimento normativo: la sostenibilità sta diventando un vantaggio competitivo per il settore assicurativo. È quanto emerge dalla ricerca “ESG nelle assicurazioni: costo regolamentare o vantaggio competitivo?”, realizzata da CRIF in collaborazione con IIA – Italian Insurtech Association e presentata all’Insurtech DAY di Milano.
Imprese ESG-compliant: portafogli più resilienti e meno sinistri
L’integrazione dei criteri ESG nei processi di pricing e governance consente una valutazione più precisa del rischio. Le imprese con basse emissioni GHG Scope 1 presentano un loss ratio liability inferiore del 45%. Le aziende certificate ISO 14001 mostrano un 12% in meno di sinistri property, mentre una maggiore precarietà del lavoro è correlata a un +35% di sinistrosità liability.
Diversità e governance: impatto positivo anche sul rischio
Anche i fattori sociali contano: le imprese con più donne nei ruoli apicali registrano un 7% di sinistrosità in meno, segnalando come la governance inclusiva porti vantaggi concreti anche sul piano assicurativo.
Lo score ESG tecnico: predittore del rischio assicurativo
CRIF ha sviluppato un ESG Score tecnico basato su oltre 150 indicatori (ambientali, sociali e di governance). Questo indicatore permette di distinguere tra aziende più o meno rischiose in base alla loro performance ESG. Le imprese meno sostenibili hanno sinistrosità superiori del 60%, mentre quelle più virtuose scendono fino a un -40%.
Una nuova frontiera per il business assicurativo
“La sostenibilità è oggi una leva di innovazione per le assicurazioni. L’adozione di criteri ESG consente processi di pricing più precisi e coerenti con le richieste green del mercato”, spiega Giuseppe Dosi, Head of Insurance di CRIF. L’integrazione delle metriche ESG può quindi guidare strategie commerciali più efficaci, sostenibili ed economicamente equilibrate.
Dati e metodologia: il Data Lake ESG di CRIF
Lo studio si basa sul Data Lake ESG di CRIF, che aggrega informazioni su tutte le imprese italiane, incluse le PMI. Parametri come emissioni, rifiuti, infortuni, gender gap e trasparenza sono stati messi in relazione con la sinistrosità, offrendo una base solida per lo sviluppo di nuovi strumenti assicurativi basati sulla sostenibilità.







