La rivoluzione nei pagamenti è già iniziata
Il mondo dei pagamenti sta cambiando rapidamente. Il contante perde terreno, mentre le soluzioni digitali diventano centrali nella vita quotidiana di cittadini e imprese. Ma per governare questa trasformazione non bastano regole e divieti: servono visione, strumenti sicuri e inclusivi, capaci di rafforzare il ruolo pubblico nell’economia. Lo ha spiegato Chiara Scotti, vicedirettrice generale di Banca d’Italia, in audizione al Senato.
Una moneta digitale per l’autonomia europea
L’euro digitale è la risposta dell’Eurosistema all’eccessiva dipendenza da circuiti esterni. Oggi, il 90% dei pagamenti con carta in Europa passa attraverso Visa e Mastercard. Una situazione che, secondo Bankitalia, mette a rischio l’autonomia strategica dell’Unione. La moneta digitale europea punta invece a garantire sovranità, stabilità e sicurezza nei pagamenti.
Inclusività e gratuità: così cambiano i pagamenti
L’euro digitale non sostituirà il contante, ma lo affiancherà, offrendo un’alternativa gratuita e accessibile a tutti, in tutta l’area euro. Cittadini e imprese avranno uno strumento digitale semplice da usare, affidabile e sicuro. Una vera e propria evoluzione delle banconote, per un sistema di pagamento più equo e moderno.
Competenze digitali e consapevolezza dei rischi
Perché il cambiamento sia efficace e sostenibile, è necessario che le persone sviluppino competenze digitali e conoscano i rischi connessi all’uso di nuovi strumenti. «Solo così possiamo cogliere le opportunità dell’innovazione», ha detto Scotti. L’obiettivo è una società pronta ad accogliere le novità con fiducia, senza sottovalutare le insidie.
Regole comuni per tutelare tutti
La transizione all’euro digitale richiede una solida base normativa. Il legislatore europeo dovrà garantire regole armonizzate, tutela del consumatore, stabilità del sistema dei pagamenti e protezione dei dati personali. Una cornice giuridica chiara è essenziale per lo sviluppo ordinato di questo nuovo strumento.
Criptoattività e stablecoin: i rischi da evitare
L’introduzione dell’euro digitale si accompagna a nuove incognite. Le criptoattività e le stablecoin, se non regolamentate, potrebbero generare instabilità o addirittura panico tra gli utenti in caso di problemi tecnici o difficoltà nei rimborsi. «Servono presidi adeguati per evitare abusi e usi illeciti», ha avvertito la vicedirettrice di Bankitalia, ricordando anche i rischi legati alla trasmissione di shock finanziari da parte di soggetti non regolamentati.







