Un ricambio generazionale sempre più concreto
Negli ultimi anni, il mondo della consulenza finanziaria sta vivendo un progressivo ricambio generazionale. Un esempio concreto arriva da Banca Generali, dove gli under 40 rappresentano ormai una parte significativa della rete. Nel primo semestre del 2025, 66 nuovi consulenti hanno fatto il loro ingresso nell’organico, di cui ben 23 provenienti dal cosiddetto “Progetto Giovani”, con un’età media di appena 23 anni.
Investire sul talento per costruire il futuro
L’obiettivo è chiaro: dare spazio alle nuove generazioni per garantire una crescita sostenibile della professione. Come ha spiegato Marco Bernardi, vicedirettore generale della banca, «senza giovani non c’è futuro». Per questo, l’istituto ha scelto di intercettare il potenziale già durante il percorso universitario, con incontri e iniziative volte a spiegare il ruolo del consulente finanziario e i suoi valori. Collaborazioni con atenei come LIUC o il Politecnico di Milano rappresentano un tassello fondamentale di questa strategia.
Non solo reclutamento: serve una formazione continua
Attirare giovani promesse non basta. Il punto di forza del programma risiede nella capacità di accompagnare i nuovi ingressi lungo un percorso formativo che unisce teoria, pratica e affiancamento. «Vogliamo aiutarli a coltivare il loro talento nel tempo», sottolinea Bernardi, «proteggendoli dagli errori inevitabili, ma anche sostenendoli con programmi di mentorship pluriennali».
Un lavoro di squadra per trasmettere competenze
In questa direzione si inserisce anche il progetto BG People, coordinato da Massimiliano Ruggiero, senior manager con lunga esperienza nella promozione dei talenti. Il cuore dell’iniziativa è un team composto da professionisti esperti, con il compito di affiancare i giovani e trasmettere non solo nozioni tecniche, ma anche quelle capacità relazionali indispensabili per il lavoro con la clientela.
Formazione, numeri in crescita
Il piano di formazione messo in campo dalla banca è ambizioso: solo nel 2024 ha erogato oltre 146.000 ore di studio, con 62 giornate di formazione media per consulente e oltre 270 giornate dedicate a corsi e aggiornamenti. Una scelta che riflette una visione a lungo termine: valorizzare le risorse interne e costruire un futuro solido per il settore.
Una sfida per tutto il mondo finanziario
Al di là del singolo caso, l’esperienza racconta una necessità più ampia: quella di creare percorsi professionali concreti per i giovani all’interno di un ambito, quello della consulenza finanziaria, spesso percepito come inaccessibile. In un mercato del lavoro sempre più incerto, iniziative come questa mostrano che offrire opportunità, strumenti e affiancamento può fare la differenza. Non solo per le aziende, ma per l’intero sistema economico.







