La mobilità sostenibile cresce in Italia, ma serve una spinta culturale

(da Il Sole 24 Ore, 13 ottobre 2025)

Fondamentale la condivisione dei modelli virtuosi nelle città: torna l’Urban Award che dal 2017 premia i progetti più innovativi

Otto italiani su dieci ritengono importante spostarsi con forme di mobilità alternative, e il 38% identifica nell’auto elettrica il mezzo del futuro. Tuttavia, oltre tre quarti degli italiani continuano a spostarsi per lo più in automobile, segno che il cammino verso una mobilità più sostenibile è ancora lungo.

D’altra parte, l’indice della mobilità sostenibile degli italiani – che monitora l’evoluzione delle loro abitudini di spostamento – si attesta quest’anno a un livello di 66 su cento, non molto al di sopra della sufficienza. Il valore è trasversale ai diversi target, con leggere differenze: più sostenibili le donne (67%), i giovani tra i 18 e i 34 anni (68%) e i residenti nei centri abitati oltre i 30mila abitanti. Il dato conferma che, rispetto ad altri Paesi europei dove la mobilità sostenibile è ormai assimilata dalla popolazione, l’Italia ha ancora margini significativi di crescita.

La ricerca sulla mobilità sostenibile realizzata dall’Istituto Piepoli e presentata a settembre a Eco Festival conferma infatti il peso che l’automobile ancora oggi ha per gli italiani: più di nove su dieci la utilizzano almeno una volta a settimana e i due terzi dichiarano di non poterne fare a meno. Solo il 19% ricorre con regolarità al trasporto pubblico. Sei cittadini su dieci ritengono però che sul proprio territorio esistano alternative all’auto.

Anche per quanto riguarda l’automobile le abitudini faticano a evolvere in senso più sostenibile. Solo il 10% degli intervistati si dice intenzionato ad acquistare un veicolo elettrico nei prossimi dodici mesi, mentre il 59% esclude l’interesse: i prezzi elevate, le carenze legate all’infrastruttura di ricarica e l’autonomia limitata rimangono I principali fattori che frenano l’adozione di vetture elettriche.

Risultati incoraggianti emergono anche sull’utilizzo del trasporto ferroviario: quasi un terzo degli italiani lo utilizza abitualmente e quasi la metà valuta positivamente l’integrazione con altri mezzi, pur chiedendo una maggiore accessibilità delle stazioni, un migliore coordinamento degli orari e sistemi di bigliettazione unificata. Secondo gli intervistati, sostegni economici più incisivi e un ampliamento della rete di trasporto pubblico rimangono le leve fondamentali per stimolare un reale cambiamento nelle abitudini di mobilità. Solo un italiano su tre giudica sufficienti gli incentivi attualmente disponibili.

In questo scenario diventa sempre più rilevante far crescere la propensione dei cittadini ai benefici di una mobilità più rispettosa del territorio e delle persone, attraverso uno sforzo collettivo per sviluppare l’educazione a un cambiamento delle abitudini di spostamento dei cittadini che evidenzi le ricadute positive per tutti gli attori, per l’economia e per il Paese. Si tratta di un percorso che passa anche attraverso il riconscimento e la diffusione dei modelli più virtuosi a livello di territorio che permettono di agevolare una mobilità più sostenibile.

È proprio questo l’intento di Urban Award, il premio che dal 2017 punta a valorizzare le amministrazioni capaci di introdurre progetti innovativi di ciclabilità, trasporto integrato e mobilità dolce, e che anche quest’anno selezionerà le esperienze di mobilità sostenibile più virtuose del Paese.

Giunto alla nona edizione, il premio nato per iniziativa di Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com e promosso insieme ad Anci, è diventato negli anni un punto di riferimento per raccontare e diffondere esperienze locali capaci di incidere in maniera concreta sulla qualità della vita urbana, trasformandosi in un termometro dei progressi compiuti dai comuni, attraverso i quali si può misurare concretamente lo stato della mobilità sostenibile in Italia.

Coinvolgendo tutte le aree del Paese, il premio ha acceso una competizione virtuosa tra le amministrazioni, portando alla ribalta progetti che sono diventati modelli replicabili: dalla Bicipolitana di Pesaro al Ciclobus di Segrate, fino al piano Smart Move di Genova. E ha contribuito così nono solo alla diffusione di queste esperienze, ma anche ad accrescere la sensibilità delle amministrazioni locali e delle aziende verso un cultura di mobilità dolce e sostenibile

Le candidature resteranno aperte fino al 30 ottobre, e il riconoscimento sarà consegnato a Bologna, in occasione dell’Assemblea Nazionale Anci di novembre.

(Il Sole 24 Ore)