Dal 2026 l’Autorità europea rafforza la vigilanza su green bond e rating ESG.
La finanza sostenibile sarà al centro dell’azione dell’ESMA nel 2026. Il nuovo Annual Work Programme dell’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati segna un ampliamento dei poteri di vigilanza, in linea con la strategia pluriennale 2023-2028 e con l’imminente avvio della Saving and Investments Union.
Nuove responsabilità e vigilanza sui mercati ESG
Da giugno 2026 l’ESMA inizierà a supervisionare i revisori esterni dei Green Bond europei, mentre da luglio avvierà il controllo diretto sui fornitori di rating ESG, che dovranno registrarsi e rispettare i nuovi requisiti di trasparenza, indipendenza e governance. L’obiettivo è assicurare qualità e comparabilità ai giudizi ESG e contrastare fenomeni di greenwashing.
Più dati, più trasparenza
Un pilastro del piano è la Data Strategy, che prevede il potenziamento della ESMA Data Platform: una banca dati alimentata da intelligenza artificiale per analizzare le informazioni finanziarie e ambientali provenienti da più fonti. Lo strumento rafforzerà la capacità analitica dell’Autorità e il monitoraggio dei mercati sostenibili.
Un accesso unico alle informazioni ESG
Il 2026 segnerà anche il completamento della prima fase dell’European Single Access Point (ESAP), il portale europeo che offrirà agli investitori un accesso digitale e uniforme ai dati finanziari e di sostenibilità delle imprese. Un passo avanti decisivo verso una maggiore trasparenza e comparabilità delle informazioni ESG.
Verso una vigilanza più semplice e condivisa
Parallelamente, l’ESMA continuerà a lavorare per semplificare le regole e armonizzare la rendicontazione ESG. Attraverso la Supervisory Digital Finance Academy, promuoverà inoltre la formazione comune tra autorità e operatori, con l’obiettivo di costruire una cultura di vigilanza condivisa sui temi digitali e sostenibili.







