Per il Gruppo Hera crescita economica e sostenibilità non rappresentano percorsi separati, ma un’unica strategia che guida lo sviluppo del business e il rapporto con i territori. Da questa visione nasce il modello del “valore condiviso”, che misura la quota del margine operativo lordo (MOL) generata da attività capaci di contribuire agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu.
Nel 2024 questa quota ha raggiunto 857 milioni di euro, pari al 54% del MOL complessivo, con un incremento del 10% rispetto all’anno precedente. Il risultato è illustrato nel report “La creazione di valore condiviso 2024”, che racconta come Hera abbia integrato sostenibilità ed economia all’interno del proprio piano industriale e delle scelte di investimento.
Il framework CSV (Creating Shared Value), introdotto nel 2016 e inserito nello statuto dal 2021, ruota attorno a tre direttrici: neutralità carbonica, rigenerazione delle risorse, resilienza e innovazione. Proprio in queste aree si concentra il 76% degli investimenti realizzati nel 2024, pari a 655 milioni di euro su un totale di 860.
La strategia del Gruppo si fonda sull’idea che la competitività d’impresa passi attraverso la prosperità dei territori serviti. Per questo, lo scorso anno Hera ha redistribuito complessivamente 3,2 miliardi di euro agli stakeholder, tra fornitori, dipendenti, azionisti, enti pubblici, sponsorizzazioni e donazioni. Dei 3,2 miliardi, ben 2,1 miliardi – pari al 66% – sono rimasti nei territori storici di attività. Inoltre, 1,2 miliardi sono stati destinati a fornitori locali, tra cui 96 milioni di euro alle cooperative sociali, che hanno favorito l’inserimento lavorativo di circa mille persone svantaggiate.
Il piano industriale prevede che nel quinquennio 2024-2028 vengano redistribuiti ai territori complessivamente 10,8 miliardi di euro, per una media superiore ai 2,2 miliardi l’anno.
Accanto agli investimenti economici, Hera porta avanti un impegno costante anche sul fronte sociale. Nel 2024 la multiutility ha siglato 143 protocolli con i Comuni per prevenire la sospensione dei servizi e ha attivato rateizzazioni per 179 milioni di euro, in leggero calo rispetto al 2023, segnato dall’emergenza alluvione.







