Una rivoluzione silenziosa ma potente


L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il lavoro dei consulenti finanziari. Lo ha sottolineato Mauro Maria Marino, presidente dell’Ocf, durante la relazione annuale dell’Organismo di vigilanza. L’IA è ormai una vera e propria “rivoluzione industriale” che cambia il lavoro, la relazione con i clienti e la natura stessa delle decisioni.

Strumento potente, ma con rischi


L’IA può essere alleata nella personalizzazione dell’offerta e nella gestione dei dati. Ma se lasciata senza controllo umano, può portare a manipolazione, disinformazione e ingiustizia sociale. Serve un nuovo modello, definito “neoumanesimo digitale”, dove l’uomo guida anche le scelte mediate dall’algoritmo.

Il consulente resta fondamentale


Nel settore finanziario, la tecnologia non può sostituire il giudizio critico e l’etica del professionista. Il consulente deve verificare e mettere in discussione le decisioni automatiche. Per questo, servono governance, formazione continua e vigilanza attenta.

L’IA non può fare tutto da sola


Il presidente della Consob, Paolo Savona, ha ribadito che la finanza deve restare uno strumento al servizio dell’uomo. I consulenti, ha detto, devono offrire ai clienti ciò che gli algoritmi da soli non sono in grado di garantire: comprensione, personalizzazione e responsabilità.