La Necessità di Mercati Aperti
Durante un recente convegno organizzato dalla Fondazione di Studi Internazionali e Geopolitica, Paolo Savona, Presidente della Consob e Professore emerito di Politica economica, ha sottolineato l’importanza dei mercati aperti nella globalizzazione degli scambi. Savona ha evidenziato che questa necessità è particolarmente sentita da Paesi come la Cina e l’Italia, la cui crescita è trainata dalle esportazioni, rispetto a modelli come quello degli Stati Uniti, più orientati ai consumi.
Limiti dei Modelli di Sviluppo
Secondo l’economista, in un regime di cambi flessibili, anche i Paesi con un modello consumption-driven affrontano limiti nel saldo della bilancia corrente. Un saldo negativo potrebbe portare a una svalutazione della moneta nazionale, con conseguenze negative sui consumi e sull’inflazione interna. Tuttavia, se una moneta, come il dollaro, funge da riserva internazionale, gli sbilanci di parte corrente possono essere finanziati attraverso riserve esterne, creando un “esorbitante privilegio”. Al contrario, altre valute come l’euro, lo yen e la sterlina non godono di questo stesso vantaggio.
Il Caso dell’Italia e il Signoraggio
L’Italia, pur avendo un avanzo estero di parte corrente, non beneficia dell’uso dell’euro come riserva internazionale. Questo perché l’Italia non è la creatrice diretta dell’euro, il che riduce il suo accesso al signoraggio. Inoltre, il Paese si trova in un’area a bassa produttività e priva di un fondo monetario di stabilizzazione.
La Necessità di un Approccio Complessivo
Savona ha sottolineato che la valutazione degli effetti dei dazi richiede un approccio complessivo, che consideri le relazioni tra la bilancia estera corrente e il ruolo internazionale della moneta. Ha citato la Cina, che ha posto l’uso internazionale dello yuan al centro della sua politica economica, e gli Stati Uniti, che hanno legittimato l’uso di criptovalute come i bitcoin.
L’Urgenza di Un Accordo Internazionale
Secondo il presidente Consob, l’eurosistema, pur avendo bilance estere in surplus, dovrebbe comprendere meglio la relazione tra il saldo e l’uso dell’euro come moneta di riserva. Ha suggerito che i Paesi interessati dovrebbero riunirsi per trovare soluzioni pratiche, stabilendo un “cessate il fuoco” non solo per le armi, ma anche per gli aspetti monetari e commerciali. Un accordo simile a quello di Bretton Woods potrebbe aiutare a ripristinare le istituzioni sovranazionali.
Rischi nei Mercati Finanziari
La relazione di Savona si chiude con un avvertimento: in assenza di iniziative concrete, i mercati finanziari continueranno a essere influenzati da emozioni e dichiarazioni prive di fondamento scientifico. I modelli econometrici hanno perso la loro capacità predittiva, portando le autorità di politica economica a tornare a ragionamenti basati su congetture. Ciò ha comportato una perdita di controllo sulla crescita reale e sulla distribuzione del reddito, con i governi che hanno perso il controllo della crescita reale e della distribuzione del reddito: gli effetti negativi vengono pertanto colmati con l’indebitamento per venire incontro alle richieste di assistenza dell’elettorato e alle spese per fronteggiare i rischi di sicurezza dei loro Paesi.







