Conclusa listruttoria dellAntitrust su Crédit Agricole

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha concluso con l’accoglimento di impegni l’istruttoria avviata a ottobre 2024 nei confronti di Crédit Agricole Italia S.p.A., in relazione a pratiche commerciali scorrette nella promozione del prodotto “Mutuo Crédit Agricole Greenback”. L’indagine ha riguardato in particolare la comunicazione delle condizioni necessarie per accedere agli sconti promossi dalla banca, sia sul sito ufficiale che tramite portali di comparazione mutui.

Polizza CPI e sconti non sempre chiari per i consumatori

Nel dettaglio, Crédit Agricole indicava come requisito per ottenere uno sconto sul tasso di interesse la sottoscrizione di una polizza CPI (Credit Protection Insurance) per l’intera durata del mutuo, ma nel TAEG pubblicizzato veniva considerato il costo della polizza solo per i primi 12 mesi. Inoltre, l’Antitrust ha rilevato che i siti di comparazione (come Facile.it, Idealista e VivoQui) che promuovevano l’offerta non esplicitavano adeguatamente i requisiti necessari per beneficiare dei vantaggi pubblicizzati: tra questi, la sottoscrizione della polizza CPI per accedere allo sconto sul tasso e l’acquisto di immobili in classe energetica A o B per beneficiare dell’azzeramento delle spese di istruttoria, incasso rata e gestione pratica.

Impegni della banca: chiarezza e ristoro ai consumatori

In risposta alle contestazioni dell’Antitrust, Crédit Agricole ha adottato una serie di impegni finalizzati a migliorare la trasparenza nella promozione del Mutuo Greenback. La banca si è impegnata a rendere più chiare e visibili le informazioni relative ai requisiti dell’offerta, sia sul proprio sito ufficiale che sui portali di comparazione online. Inoltre, ha previsto un ristoro economico complessivo di oltre un milione di euro a favore dei clienti che hanno sottoscritto il mutuo attraverso questi canali per immobili non in classe energetica A o B, e che quindi potrebbero non aver compreso correttamente le condizioni necessarie per beneficiare dell’azzeramento delle spese.

Un richiamo alla trasparenza nelle offerte green

Il caso Crédit Agricole richiama l’attenzione sulla necessità di trasparenza e correttezza nella promozione dei prodotti finanziari “green”, specialmente in un contesto in cui la sostenibilità è sempre più usata come leva commerciale. L’intervento dell’Antitrust mira a garantire che i consumatori siano informati in modo chiaro e completo, evitando che le offerte green diventino strumenti di marketing poco coerenti con i reali benefici per l’utente finale.