Nuovo, importante riconoscimento per REair, che in occasione del GBC Forum Italia 2025 – promosso dal Green Building Council Italia e dal suo presidente Fabrizio Capaccioli – ha ricevuto il GBC Italia Leadership Award nella categoria “Comunicazione per la sostenibilità” per il progetto “La Scuola che Respira”, realizzato in partnership con Acrobatica. Il premio, consegnato nel corso dell’evento dal presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Green Building Council Italia, Giuliano Dall’O’ – docente di Fisica Tecnica Ambientale al Politecnico di Milano – e da Silvia Paparella, membro del Comitato Tecnico Scientifico del Forum, rappresenta un riconoscimento di rilievo per l’impegno dell’azienda nel migliorare la qualità dell’aria e il benessere all’interno degli edifici scolastici.
Il progetto “La Scuola che Respira” si propone di intervenire sulle oltre 8.000 scuole lombarde, frequentate ogni giorno da 1,5 milioni di studenti, con l’obiettivo di rendere gli ambienti più sani e sostenibili. Grazie alla nanotecnologia fotocatalitica eCoating, brevettata da REair | Air-health technology, e all’applicazione professionale di Acrobatica, il progetto è in grado di eliminare fino all’80% degli inquinanti indoor, con consumo energetico pari a zero e benefici duraturi nel tempo. Nel ricevere il riconoscimento, Raffaella Moro, CEO & Founder di REair, ha sottolineato il valore sociale e culturale dell’iniziativa: «Milano è la mia città e, come madre, ho ritenuto importante partire dalle scuole: la sostenibilità deve essere democratica e accessibile, garantendo salubrità nei luoghi dove cresce la futura generazione».
Il GBC Italia Leadership Award nella categoria Comunicazione per la sostenibilità premia non solo l’innovazione tecnologica, ma anche la capacità di diffondere una nuova cultura ambientale legata al benessere quotidiano. REair ha espresso un sentito ringraziamento al Green Building Council Italia, a Massimiliano Mandarini, segretario del Chapter Lombardia di GBC Italia, e alla giuria del Forum per aver riconosciuto il valore ambientale, sociale e comunicativo del progetto. Un’iniziativa nata da un obiettivo semplice ma potente: costruire aule sostenibili per un futuro più sano.

Il GBC Forum Italia è stata una occasione di confronto su temi centrali come la sostenibilità economica, l’accessibilità agli strumenti, la misurabilità degli impianti e la democraticità dele soluzioni: un evento che ha riunito le più alte cariche istituzionali, imprese e mondo scientifico per costruire insieme una visione condivisa della transizione sostenibile. «REair ha aderito con convinzione, condividendo pienamente i valori del Forum e la visione di un’edilizia più responsabile, basata su ricerca, innovazione e soluzioni concrete per il benessere delle persone e dell’ambiente. Sono particolarmente onorata di aver ritirato, a nome di REair, questo premio per il progetto realizzato in partnership con Acrobatica, una soluzione green e certificata pensata per migliorare la qualità dell’aria e il benessere nelle scuole. Grazie di cuore alla giuria del Forum per aver riconosciuto il valore ambientale, sociale e comunicativo di questo progetto. E grazie anche ad Acrobatica e Jacopo Rossi per il prezioso supporto al progetto. Un ringraziamento speciale, poi, lo rivolgo al presidente Capaccioli e a Massimiliano Mandarini oltre che a tutti i colleghi e soci di Green Building Council Italia che ogni giorno lavorano con passione per una transizione sostenibile e condivisa. È un onore, per REair, contribuire a promuovere una sostenibilità che si traduce in salute, benessere e innovazione positiva per le persone e per il Paese» ha spiegato Moro.
REair ha incassato via Linkedin i complimenti dello stesso Capaccioli, convinto che si tratta di «una realtà che sa tradurre la tecnologia in impatto positivo sulla salute e sul benessere delle persone. Fieri di avervi avuti al Green Building Forum Italia, rafforzando la nostra azione comune per la sostenibilità come elemento reale di trasformazione e di crescita per il Paese e di benessere diffuso per i cittadini».







