Una voce autorevole tra accademia e aziende
Economista, docente e pioniera della rendicontazione ESG, Chiara Mio è oggi una delle figure più influenti della finanza sostenibile italiana. Da anni unisce la ricerca accademica con l’esperienza nei consigli di amministrazione e nei principali organismi europei, promuovendo un modello economico che coniuga profitto, responsabilità e trasparenza.
Da Ca’ Foscari all’Europa: la carriera di una visionaria
Professoressa ordinaria di Corporate Reporting e Management della Sostenibilità all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Mio dirige il Master in Sustainability Management e il Sustainability Lab dell’ateneo, formando le nuove generazioni di manager e professionisti della sostenibilità. Autrice di numerosi saggi, tra cui Sustainability Reporting: Conception, International Approaches and Double Materiality in Action (Springer, 2024), ha introdotto nel dibattito italiano i concetti di doppia materialità e reporting integrato, oggi centrali nelle politiche europee di rendicontazione.
La prima donna a guidare una banca commerciale in Italia
Tra il 2014 e il 2022, Chiara Mio è stata presidente di Crédit Agricole FriulAdria, prima donna in Italia a ricoprire questo ruolo in una banca commerciale. Durante la sua presidenza ha portato nel mondo finanziario un approccio innovativo, fondato sull’integrazione della sostenibilità nei processi di governance e nella gestione del rischio. Una visione che ha anticipato le attuali logiche ESG, rendendo la sostenibilità una leva strategica e non solo reputazionale.
Un ruolo chiave nella regolamentazione europea
A livello internazionale, Mio siede in organismi che definiscono il futuro della finanza sostenibile. È membro del Consiglio dell’International Federation of Accountants, parte del Sustainability Reporting Technical Expert Group dell’Efrag, che elabora gli standard europei di reporting, e vicepresidente del gruppo SME & Sustainability di Accountancy Europe. Attraverso questi incarichi contribuisce a portare la voce dell’Italia ai tavoli europei dove si decidono le regole per la rendicontazione non finanziaria e per l’evoluzione dei modelli di governance sostenibile.
La sua visione: un equilibrio tra ecologia, equità ed economia
Per Chiara Mio la sostenibilità non è filantropia ma strategia d’impresa. Un’azienda, spiega, deve integrare gli obiettivi ambientali e sociali nel proprio modello di business, creando valore duraturo e condiviso. La sua visione si fonda su un equilibrio tra tre dimensioni: ecologia, per ridurre l’impatto ambientale; equità, per promuovere la giustizia sociale; ed economia, per garantire la creazione di valore nel lungo periodo. In questo modo la performance aziendale non può più essere valutata solo in termini finanziari, ma deve includere gli impatti sociali e ambientali che determinano la sostenibilità complessiva del sistema.
Una sfida culturale per imprese e finanza
Secondo l’economista, la vera rivoluzione della finanza sostenibile non è solo normativa ma anche culturale. Integrare la sostenibilità nella governance aziendale significa cambiare mentalità, adottare nuovi strumenti di misurazione e formare competenze in grado di guardare oltre il breve termine. Il suo impegno accademico risponde a questa esigenza, preparando figure professionali capaci di guidare le imprese nella transizione verso modelli più responsabili.
Riconoscimenti e impatto internazionale
Inserita tra i World’s Top 2% Scientists 2025 per il suo contributo alla ricerca su contabilità e sostenibilità, Chiara Mio continua a essere un punto di riferimento nei principali dibattiti internazionali su finanza e reporting ESG. La sua attività ha reso la finanza sostenibile non solo un tema accademico, ma una leva concreta di innovazione per le imprese e per il futuro economico del Paese.







