L’innovazione come motore dello sviluppo

Il Premio Nobel per l’Economia 2025, dedicato quest’anno al tema “Creazione e distruzione”, è stato assegnato a Philippe Aghion, Peter Howitt e Joel Mokyr. I tre economisti – rispettivamente francese, canadese e israeliano – sono stati premiati per aver spiegato i meccanismi della crescita economica guidata dall’innovazione, un tema che oggi più che mai intreccia sostenibilità, produttività e progresso tecnologico.

Una crescita che va costruita e difesa

Nella motivazione ufficiale si legge che “una crescita sostenibile non può essere data per scontata”. La stagnazione, ricordano i vincitori, è stata per secoli la condizione normale dell’economia umana. Il loro lavoro evidenzia che solo attraverso la ricerca, la creatività e la capacità di rinnovarsi è possibile garantire un miglioramento continuo del benessere collettivo, evitando che le economie si fermino o regrediscano.

Tre economisti, una visione comune sulla crescita

Il lavoro dei tre premiati offre una prospettiva complementare sul tema della crescita sostenuta e sulle radici dell’innovazione. Joel Mokyr ha utilizzato le fonti storiche per indagare le ragioni che hanno trasformato la crescita economica da evento raro a condizione permanente. Secondo lo studioso, perché l’innovazione diventi un processo continuo e auto-generante non basta sapere che una tecnologia funziona: è necessario comprenderne le basi scientifiche. Prima della rivoluzione industriale, questa consapevolezza era spesso assente, rendendo difficile costruire nuove scoperte a partire da quelle esistenti. Mokyr ha inoltre evidenziato come una società aperta al cambiamento e alle nuove idee sia un fattore decisivo per favorire il progresso. Anche Philippe Aghion e Peter Howitt hanno dedicato i loro studi ai meccanismi che rendono possibile una crescita di lungo periodo. In un celebre articolo del 1992, hanno formulato un modello matematico basato sul concetto di “distruzione creativa”: ogni volta che un prodotto nuovo e più efficiente entra nel mercato, le imprese legate a tecnologie superate vengono sostituite. L’innovazione, dunque, è al tempo stesso creativa e distruttiva: genera avanzamento ma impone trasformazioni, spingendo il sistema economico a rinnovarsi costantemente.