Il tempo è scaduto: il 24 luglio è l’Earth Overshoot Day 2025

Nel 2025 abbiamo esaurito le risorse naturali che il nostro pianeta è in grado di rigenerare in un anno il 24 luglio. Da questa data in poi, l’umanità vive a credito, consumando ciò che la Terra non può più offrire senza comprometterne la salute futura. È il cosiddetto Earth Overshoot Day, il “giorno del debito ecologico”, calcolato dal Global Footprint Network sulla base di dati relativi a produzione, consumo e uso del suolo. Nonostante le promesse internazionali e le strategie ambientali, la situazione resta grave: il 2025 e il 2024 condividono la stessa data critica, segno che i cambiamenti annunciati non sono ancora diventati realtà.

Le cause: modelli insostenibili e squilibri globali

Secondo il Global Footprint Network, le principali cause del sovrasfruttamento sono città energivore, sistemi produttivi dipendenti dai combustibili fossili, e un’agricoltura intensiva che spreca risorse. Se tutta l’umanità adottasse gli stili di vita di alcuni Paesi europei, servirebbero da due a tre pianeti per sostenere i consumi. Il danno non si limita alla perdita di biodiversità e al riscaldamento globale: il sovrasfruttamento alimenta inflazione, insicurezza alimentare ed energetica, crisi sanitarie e persino conflitti.

Un modello economico al capolinea

Il modello attuale si allontana ogni giorno di più dagli obiettivi dell’Accordo di Parigi. E anche se l’UE ha varato il piano Fit for 55, che punta a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, i segnali della Terra impongono un’accelerazione concreta. L’impronta ecologica, avverte il WWF, funziona come un conto in banca: se spendiamo più di quanto guadagniamo, finiamo in rosso. E in questo caso, la biocapacità del pianeta è il nostro stipendio naturale.

Non è troppo tardi

La buona notizia? È ancora possibile invertire la rotta. Azioni mirate come ridurre dello 0,5% annuo i consumi energetici globali, dimezzare lo spreco alimentare, e proteggere la biodiversità, potrebbero posticipare significativamente l’Overshoot Day.
Anche le istituzioni si stanno mobilitando. L’UE ha aderito alla campagna #MoveTheDate, mentre la FAO ha lanciato consigli pratici per una gestione più sostenibile delle risorse.

Il tempo che resta dipende da noi

“Se vogliamo ancora chiamare questa Terra ‘casa’, servono scelte senza precedenti”, ha dichiarato Lewis Akenji, del consiglio del Global Footprint Network. L’Earth Overshoot Day non è solo una ricorrenza simbolica: è un campanello d’allarme. Ogni giorno guadagnato è un giorno in più di futuro possibile. Ed è un futuro che si costruisce con le politiche pubbliche, ma anche con le abitudini quotidiane di ciascuno di noi.