Esperienze formative, relazioni e comunità: così il progetto T/essere aiuta i giovani con disabilità a costruire il proprio cammino nel mondo del lavoro.
A San Cesario di Lecce continua a crescere “T/essere”, il progetto che unisce formazione, inclusione e cittadinanza attiva. Promosso dal Comune di San Cesario, in collaborazione con PosSiamo APS e Anffas Lecce, l’iniziativa offre a ragazzi con disabilità l’opportunità di mettersi in gioco attraverso esperienze lavorative reali, costruendo legami con le imprese del territorio e scoprendo le proprie capacità. «È un percorso straordinario, fatto di relazioni e crescita – racconta Elisa Rizzello, già vicesindaca e tra le promotrici del progetto – L’obiettivo è rendere visibili questi ragazzi all’interno della comunità, valorizzando pienamente le loro attitudini e restituendo dignità attraverso la partecipazione».
Dalla teoria alla realtà: la formazione diventa dolce
Tra le esperienze più recenti c’è quella di Marco Pino, giovane che ha iniziato la sua formazione presso la storica “Natale Pasticceria” di Lecce. «Crediamo che ogni talento meriti spazio per fiorire – spiega Lina Natale, titolare dell’attività –. Per questo abbiamo aperto le nostre porte a questo progetto, offrendo un percorso concreto in cui inclusione, dignità e dolcezza vadano di pari passo». Un esempio di come le aziende del territorio possano diventare attori attivi dell’inclusione, offrendo opportunità formative e sostenendo la crescita personale dei ragazzi coinvolti.
Un modello che unisce impresa e comunità
“T/essere” rappresenta un modello di collaborazione territoriale che unisce amministrazione, terzo settore e realtà economiche locali.
Il progetto si pone anche come risposta concreta al Decreto Legislativo 62/2024, che incoraggia percorsi personalizzati per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità. «La dignità passa anche – e soprattutto – dalla possibilità di partecipare, esprimersi e contribuire – conclude Rizzello –. Una comunità è davvero forte quando nessuno resta indietro. E noi, passo dopo passo, stiamo camminando insieme».







