L’obiettivo: energia pulita entro il 2050
I Paesi del G20 stanno accelerando sulla transizione energetica, con l’ambizione di produrre almeno l’80% dell’elettricità da fonti non fossili entro il 2050. È quanto emerge da uno studio congiunto realizzato da Ispi e Deloitte, che fotografa un cambiamento ormai irreversibile nella traiettoria energetica delle economie industrializzate.
Dipendenze strategiche e costi crescenti
Se da un lato la direzione è chiara, dall’altro il percorso resta complesso. Lo studio segnala come la crescente domanda di tecnologie verdi abbia aumentato la dipendenza da un numero ristretto di fornitori di materie prime critiche, spesso localizzati in aree geopoliticamente instabili. Allo stesso tempo, i costi della transizione — dai materiali ai processi di decarbonizzazione — stanno crescendo in modo significativo.
Serve una finanza più sostenibile e inclusiva
Per garantire una transizione energetica che sia davvero equa e sicura, il rapporto sottolinea l’urgenza di adottare strategie finanziarie più sostenibili e lungimiranti. Senza un adeguato supporto politico ed economico, l’ambizione del G20 rischia di rimanere incompiuta o di produrre nuove disuguaglianze tra Paesi e fasce sociali.







