Il crollo delle azioni delle aziende rinnovabili europee

Le azioni delle principali aziende europee di energia rinnovabile sono scese martedì in risposta a un ordine esecutivo firmato dal presidente statunitense Donald Trump. Le società come Vestas Wind Systems (-2,3%), Orsted (-3,8%), SMA Solar (-3,4%), Solaria Energia ed EDP Renovaveis (entrambe oltre -1%) hanno registrato significative perdite nei primi scambi. L’ordine punta a ridurre i crediti d’imposta per i progetti solari ed eolici, modificando la dinamica degli incentivi per le energie pulite.

Le critiche di Trump alle rinnovabili

Nel suo ordine esecutivo, Trump ha definito le energie rinnovabili “costose, inaffidabili e dannose per l’ambiente e la rete elettrica”. Ha inoltre sottolineato come queste tecnologie dipendano da complesse catene di approvvigionamento estere e sostituiscano fonti energetiche più “dispacciabili” e affidabili. L’ordine ha incaricato il Dipartimento del Tesoro e quello degli Interni di eliminare gradualmente i crediti d’imposta per i progetti rinnovabili, secondo quanto previsto nella recente legge di bilancio firmata dal presidente.

Nuove regole sui crediti dimposta

Secondo la nuova normativa, gli incentivi fiscali per i progetti solari ed eolici scadranno dopo il 2026, a meno che la costruzione del progetto non sia già iniziata. Questo segna una stretta rispetto al precedente regime, che prevedeva un credito d’imposta del 30% per progetti iniziati entro il 2032. I progetti avviati dopo il 2026 dovranno essere completati entro la fine del 2027 per beneficiare degli incentivi.

Impatti politici e economici

La legge fiscale, firmata da Trump dopo l’approvazione del Congresso, include anche aumenti della spesa per la difesa e misure restrittive sull’immigrazione. Nonostante il presidente abbia dichiarato che la legge stimolerà la crescita economica, essa incontra scetticismo tra l’opinione pubblica e preoccupazioni bipartisan riguardo all’aumento del debito nazionale. Critiche sono arrivate anche dai Democratici, che ritengono che il disegno favorisca i ricchi e gravi sulle fasce più vulnerabili.